Nascita e sperimentazione
del "Metodo G. Mattino"

Come una ricerca tecnica, scientifica e non invasiva può diventare “TERAPIA ATTIVA”.

Nel “Metodo G. Mattino”, oltre alle manipolazioni mirate e personalizzate, è indispensabile il riallineamento posturale che permette la stabilizzazione del soggetto, mediante una “SOLETTA ATTIVA©” che permette di ottenere una correzione fisiologica della postura, stimolando i ricettori presenti sulla pianta del piede e attivando la muscolatura del corpo.

Non essendo contemplato nel “Metodo G. Mattino” un vero e proprio plantare ma una semplice “SOLETTA ATTIVA”, non è necessario affrontare complessi esami Baropodometrici, ma basta utilizzare un semplice podometro che riflette su uno specchio sottostante l’appoggio dei piedi rilevando i punti da correggere.

Qualunque patologia va affrontata, dal punto di vista riabilitativo sempre globalmente perché il corpo umano non è fatto a compartimenti stagni, ma per ogni movimento che facciamo, sono coinvolti numerosi muscoli e distretti del corpo.

Provate un attimo a pensare a questa situazione: per quanto uno sia alto, pesante, qualunque sia la sua attività, tutto il suo peso grava su pochi centimetri quadrati “la pianta dei suoi piedi” impegnando in modo estremo l’arco plantare, la caviglia, i tendini, le ossa e le piccole articolazioni delle dita dei piedi sino a coinvolgere i muscoli, le ginocchia, le anche e per finire, il rachide lombare e cervicale.

Non sto qui a spiegare il meccanismo di catene ascendenti e discendenti, ma una cosa è certa, basta che si venga a creare il minimo squilibrio, che nascono problemi che a lungo andare, lentamente ma inesorabilmente, finiscono con diventare patologie a volta invalidanti.

 

Brevi cenni sul piede:

Il piede un organo propriocettivo, la stimolazione etero – propriocettiva della pianta del piede innesca numerosi riflessi,sia mono sinaptici diretti alla muscolatura intrinseca, sia poli sinaptici diretti a tutto il soma. Esiste una relazione tra i ricettori della sensibilità plantare (che è un’attività a controllo sottocorticale) e la stimolazione dei ricettori plantari che determina una modifica della attività dei muscoli posturali (muscoli a comando sottocorticali).

 

Stabilizzazione del piede:

Il “Metodo G. Mattino” non si basa solo sulla manipolazione, ma su un insieme di tecniche modificate ed adattate alla personale situazione del paziente. Riscontrando nel tempo risultati ottimi ma non duraturi, in quanto dopo circa sessanta giorni, i pazienti tornavano in clinica, con lo stesso problema per cui erano e venuti inizialmente, al Prof. Mattino, al Prof. Ratt, al responsabile del reparto di Posturologia dott. Abdullak e ad un giovane cardiologo venne un dubbio sulla tenuta della postura. Fecero salire i pazienti sul podometro e si accorsero che vi erano delle dismetrie nella postura che, se non corrette definitivamente, non avrebbero mai permesso la stabilizzazione del paziente. Fu interpellato un vecchio artigiano calzolaio, Mannelli Armando, che da anni adattava delle solette alle calzature di alcuni giocatori di calcio e ci consigliò di collaborare col giovane figlio, Claudio, il quale riusci a darci subito dei consigli tecnici che nel tempo sono divenuti le colonne portanti nel progetto di stabilizzazione del paziente.

Insieme incominciammo  a studiare e realizzare una soletta propriocettiva che fu subito registrata come “Soletta Attiva©”.

Costruita in materiale Termoformabile, molto leggera e sull’impronta del piede del paziente che deve indossarla, aveva il compito di correggere la parte instabile della pianta. I risultati, al controllo dopo tre mesi dal trattamento, furono buoni ma non erano quelli sperati. Dopo vari e lunghi tentativi e ricerche fu scoperto che la “SOLETTA ATTIVA©” essendo “VIVA” doveva solo compensare gli allineamenti prodotti dalle manipolazioni per creare una sinergia di stabilizzazione della struttura trattata.

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